La vita è ancora agra,
signor Bianciardi
Romanzo
Autrice: Simona
Guerra
Fotografie di Massimiliano Tursi
Formato: 15x21 cm
pagg.
120 /
romanzo illustrato / non rilegato
ISBN
978-88-99359-13-3
Edizioni Micropress, 2018
Prezzo: Euro
18,00
Il
testo
Il
furto di idee è un reato? Sì, se si riesce a dimostrarlo.
Ma il problema non nascerebbe se ci fosse più rispetto dei creativi.
Invece al contrario le idee vengono spesso rubate, copiate o
manipolate con disinvoltura da persone senza scrupoli né fantasia.
Ben diverso è prenderne spunto o semplicemente segnalarne i crediti
senza arrogarsi i meriti.
Questa
storia racconta di idee rubate, di mancanza di rispetto verso le
attività intellettuali e culturali e del quotidiano di chi - scelta
la fotografia come mestiere - è costretto a una vita difficile spesso
impegnata nella dimostrazione del valore delle proprie idee o nella
difesa delle stesse. Valutando il fatto che quello culturale ed
artistico è in Italia uno dei settori economici più importanti e
allo stesso tempo più penalizzati, questa è una storia che riguarda
molti.
Il
libro è anche un dialogo immaginario e un omaggio allo scrittore
Luciano Bianciardi che nel 1962 scrisse il suo romanzo La vita
agra, grande esempio letterario qui celebrato, oltre che nel
titolo, nella storia e attraverso le fotografie.
Un
confronto quindi tra passato e presente; una vita ancora agra - oggi
come ieri - in quanto sembra non cambi mai niente. A meno che, come
per primo ipotizzò il protagonista del romanzo di Bianciardi, non si
agisca con un gesto estremo come un attentato…
Le
fotografie
Il
ricordo di Bianciardi è anche nelle immagini di Massimiliano Tursi,
che fanno parte di una ricerca molto più vasta dal titolo Luciano
Bianciardi, i luoghi, il tempo, le parole (ExCogita, 2015)
realizzata da Tursi con l’intento di seguire le tracce di Bianciardi,
attraverso le fotografie dei luoghi della sua vita e delle sue
opere, sempre caratterizzate da una forte componente autobiografica.
Un itinerario guidato ed ispirato proprio dai testi dello scrittore,
che con uno sguardo particolarmente arguto e impietoso ha raccontato
i profondi cambiamenti avvenuti nel dopoguerra nella società
italiana.
Simona
Guerra
Da circa vent’anni Simona Guerra ha trasformato la sua passione per
la Fotografia in una professione per cui è riconosciuta a livello
nazionale.
Laureata presso l’Università di Bologna, dove ha studiato fotografia
con Italo Zannier, è esperta di ordinamento, conservazione e
valorizzazione di fondi fotografici ed ha collaborato nel tempo con
alcune tra le maggiori istituzioni italiane del settore tra cui
l’archivio ‘Fratelli Alinari’ e l’archivio ‘Mario
Giacomelli’.
E’
inoltre curatrice di mostre ed eventi dedicati e tiene seminari e
lezioni sul linguaggio fotografico presso la Scuola Pubblica e in
numerose istituzioni private italiane.
Assieme a Lisa Calabrese è curatrice del festival “Giornate
di fotografia”
(Marche).
E’
autrice di alcune pubblicazioni sulla fotografia tra cui:
"Parlami di lui" (Mediateca delle Marche); le biografie
“Mario Giacomelli. La mia vita intera” e "Mario Dondero"
(per i tipi di Bruno Mondadori), “Cesare Colombo con Simona
Guerra. La Camera del tempo” (per Contrasto); "Fotografia
consapevole. Scrittura e fotografia si incontrano" e “La
vita è ancora agra, signor Bianciardi” (Progetto In-con-tra);
“Bianco e oscuro. Storia di panico e fotografia” e “Il
bambino di Scanno” (per Postcart).
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